La collezione Aracnologica

A cura di Danio Miserocchi

La collezione donata nel 2013 dal dottor Italo Berdondini, comprende 716 esemplari, appartenenti a 34 famiglie locali, raccolti in varie province italiane, soprattutto in quella di Firenze, ed in altri stati europei, come Spagna e Regno Unito. Si tratta quindi di una collezione rappresentativa sui ragni locali, spesso poco conosciuti e valorizzati nel loro ruolo ecologico di predatori, ma anche prede di animali più grossi. Definire a priori per cosa possa essere utile una collezione non è quindi facile, di sicuro è una utilità in continuo mutamento, a seconda delle esigenze di studio. I Ragni di questa collezione sono conservati in etanolo al 70%, come di prassi per invertebrati dal corpo molle. L'importanza delle collezioni scientifiche con cartellini correttamente compilati, come esemplificato in questo caso, è quella, per studiosi dilettanti o professionisti, di avere a disposizione esemplari già determinati per un confronto con quelli in corso di studio diretto. Inoltre i dati sulla distribuzione delle varie specie riferita ad anni specifici sono utilissimi per la compilazione di atlanti Regionali relativi alla distribuzione delle varie specie, nonché sulla fenologia, ovvero sugli stadi vitali nelle varie stagioni, crescita e sviluppo, ma anche, talvolta analisi genetiche per studi relativi alla definizione di parentele tra specie, generi o famiglie o per la descrizione di eventuali nuovi gruppi tassonomici. Avere a disposizione vari ragni diversi, correttamente conservati, non è una opera conclusa però. Infatti è grazie all'opera di raccoglitori e fotografi dilettanti e meticolosi che si possono acquisire nuovi dati e progredire, in collaborazione con specialisti, nelle conoscenze su questo Ordine non molto studiato. I Ragni non sono, come nell'immaginario collettivo, grandi, neri, pelosi e velenosi per l'uomo, ma possiedono forme e colori anche accattivanti.. Basti pensare alla famiglia degli Uloboridi, priva di veleno e dalle forme particolari, od ai piccoli e spesso colorati Salticidi dai grandi occhi, od ai camaleontici Thomisidi, ragni in grado di mutare la colorazione del loro corpo per cammuffarsi con l'ambiente circostante. Come avviene, quindi. lo studio dei Ragni? Come con gli Insetti, si considerano diversi caratteri specifici, quindi quanto segue è solamente un sunto senza troppe pretese. Oltre alle classiche otto zampe, i Ragni sono dotati di cheliceri, le “zanne” utilizzate soprattutto nella predazione, e di pedipalpi, appendici che non sono propriamente zampe, ma utili piuttosto per sostenere, controllare e manipolare le prede. Anche gli occhi sono otto, di solito, e la loro disposizione è molto utile per individuare a quale famiglia appartiene il ragno che abbiamo davanti. Entrando nel dettaglio, a livello di specie, si considerano gli organi riproduttivi, sia perché sono tra le parti che si conservano meglio, sia perché sono come delle chiavi e serrature, altamente diverse anche tra specie simili. I Ragni sono tra i pochi animali con organi riproduttivi in mezzo al corpo (femmine) od in parte nei pedipalpi (maschi), e, non dimentichiamocelo, predatori puri, che solo in casi molto particolari possono fare eccezione alla regola. Non dimentichiamoci le ragnatele, multiformi architetture, geometriche utilizzate sia come trappole, che come rifugi, nursery, sputate addosso alle prede, ed in molti altri modi ancora. Per tutti questi motivi, scoprire la vita di questi Artropodi riserva spesso delle sorprese a noi umani, che talvolta crediamo di vivere nell'unico mondo possibile, eppure, basta guardarci bene intorno.

araneus_diadematusAraneus diadematus

cheiracanthium_mildeiCheiracanthium mildei

oxyopes_lineatusOxyopes lineatus

pholcus_phalangioidesPholcus phalangioides

saitis_barbipes   Saitis barbipes

tegenaria_domesticaTegenaria domestica

ArianellaArianella

nigma_puella  Nigma puella